Taylor Swift ha recentemente ripubblicato alcuni dei suoi primi album. Le nuove versioni sono tutte contrassegnate dal suffisso “Taylor’s Version”. Probabilmente la gran parte del pubblico non sa cosa voglia dire. Quindi, vediamo qual è il significato e quali sono le ragioni che l’hanno portata a rivisitare la sua musica.
Cosa significa “Taylor’s Version”?
La risposta breve a questa domanda è la seguente: gli album contrassegnati dal suffisso “Taylor’s Version” sono riedizioni di dischi già pubblicati in passato, di cui però Taylor Swift non possiede i diritti in seguito alla disputa sul copyright che l’ha vista contrapposta a Scooter Braun. Quindi, la superstar sta registrando nuovamente i suoi album per riprendersi i diritti sulla sua musica.
Per capire meglio la situazione si devono conoscere i fatti che riguardano Scooter Braun. Attraverso Ithaca Holdings, nel 2019 Braun ha acquistato i diritti sull’intero catalogo di Swift dalla precedente etichetta discografica della star: Big Machine Records.
Taylor Swift stava tentando di acquistare il suo repertorio da anni, ma non le è mai stato concesso. Adesso, sebbene Swift abbia ancora i diritti sulle sue canzoni (astrattamente intese) e le cosiddette “publishing royalties”, Scooter possiede i diritti su quelle registrazioni specifiche. Questo vuol dire che attualmente “qualsiasi guadagno proveniente da streaming o download delle registrazioni originali di Swift andrà direttamente a Scooter Braun, cosa che la cantante ha dichiarato di considerare inaccettabile”.
Taylor Swift ha reso la questione pubblica, affermando: “Ho detto molto chiaramente che volevo essere in grado di acquistare la mia musica. Quell’opportunità non mi è stata data ed è stata venduta a qualcun altro. E così ho pensato: sono io che ho creato questa musica. Posso farla di nuovo”.
Taylor Swift può rilasciare le stesse canzoni contenute nei suoi primi album?
Anche in questo caso c’è una risposta breve, ed è: sì, può farlo.
C’è un motivo in particolare che consente a Swift di registrare e rilasciare le canzoni che materialmente appartengono a qualcun altro, ed è molto semplice: Taylor Swift ha scritto tutte le sue canzoni. Essendo il suo intero catalogo un prodotto della sua mente creativa, la superstar ha il diritto di registrare nuovamente le sue canzoni.
Non tutti gli artisti sulla scena possono dire lo stesso della propria musica. Per questo, nonostante siano moltissimi coloro che ingiustamente non hanno avuto la possibilità di possedere i prodotti del proprio lavoro, non tutti possono procedere nel medesimo modo.
Inoltre, gli album “Taylor’s Version” non soltanto contengono tutte le canzoni dei dischi rilasciati anni fa, ma anche canzoni inedite che la star aveva scritto e in ultima istanza non aveva rilasciato. Questi brani inediti sono contrassegnati dal suffisso “From the Vault”, tradotto letteralmente come “Dalla Cassaforte”.
Quali album avranno una “Taylor’s Version”?
Gli album che verranno rilasciati nuovamente come “Taylor’s Version” sono i primi sei della carriera di Taylor Swift. In ordine di uscita troviamo:
- Taylor Swift (2006)
- Fearless (2008)
- Speak Now (2010)
- Red (2012)
- 1989 (2014)
- Reputation (2017)
Di questi, “Fearless” e “Red” hanno già la loro “Taylor’s Version”. Swift ha rilasciato entrambe le riedizioni nel 2021: “Fearless (Taylor’s Version)” che conta 26 brani e “Red (Taylor’s Version)” che ne conta 30. Quest’ultimo include “All Too Well (Taylor’s Version)(10 Minute Version)”, diventata un cortometraggio a cui hanno partecipato Sadie Sink e Dylan O’Brien.
Gli album di Taylor Swift che hanno fatto seguito a “Reputation”, ovvero: “Lover” (2019), “Folklore” (2020), “Evermore” (2020) e “Midnights” (2022) appartengono già tutti a Swift, e perciò non avranno una “Taylor’s Version”.
In conclusione, le canzoni e gli album contrassegnati dal suffisso “Taylor’s Version” appartengono a chi di diritto avrebbe dovuto possederli fin dall’inizio.
Sebbene Taylor Swift non abbia chiesto di ascoltare esclusivamente le sue versioni, i fan devoti hanno deciso collettivamente di ignorare le versioni degli album acquistati da Scooter Braun, definendole “Stolen Version”, ovvero “Versione Rubata”.