Nelle ultime ore si sente sempre più parlare di Imane Khelif, la pugile algerina che affronterà l’italiana Angela Carini. Il tutto è stato determinato da una serie di commenti e di polemiche che sono sorte nel mondo del web e del giornalismo in generale, parlando della pugile algerina e dei suoi livelli di testosterone troppo elevati, che l’avevano portata ad essere esclusa dai campionati mondiali: immediatamente, però, l’informazione ha portato a pensare che trattasi di una pugile trans che, per questo motivo, non sarebbe dovuta essere ammessa ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Ma quanto c’è di vero? Di seguito, vale la pena analizzare chi è Imane Kheline e tutto ciò che c’è da sapere a proposito di biografia, età, carriera, chiarendo anche lo scandalo testosterone che l’ha vista protagonista.
Chi è Imane Khelif: biografia, età e carriera della pugile algerina
Prima di analizzare tutto ciò che c’è da sapere circa le problematiche che hanno interessato la pugile algerina, vale la pena sottolineare, innanzitutto, chi è Imane Khelif. Trattasi, come si diceva, di una pugile nata il 2 maggio del 1999 in Algeria, nella città di Tiaret; la sua età è di 25 anni e la sua classe di peso quella di welter leggeri. Nel corso della sua carriera, ha preso parte ai campionati mondiali di pugilato femminile di Nuova Delhi nel 2018, dove si è classificata 17ª. Successivamente, ha rappresentato il suo paese nei campionati mondiali di pugilato femminile del 2019 e nelle Olimpiadi di Tokyo 2020, prima di incontrare le difficoltà precedentemente descritte. Nel corso della sua carriera ha vinto due medaglie d’oro nei giochi del Mediterraneo e nei campionati africani di Maputo nel 2022, conquistando l’argento a Istanbul 2022. In totale, in 14 incontri in carriera, né a 29 e persi cinque.
Imane Khelif è trans? Le polemiche sul testosterone e le valutazioni del CIO
Purtroppo, negli ultimi giorni si sente parlare di Imane Khelif non per le sue qualità sul ring, ma per le polemiche che l’hanno riguardata in virtù dei livelli di testosterone; per questo motivo, vale la pena rispondere immediatamente all’interrogativo che segue: Imane Khelif è trans? La risposta è no, dal momento che è stato acclarato che – benché ci siano problematiche genetiche che portano i livelli di testosterone nel sangue ad essere più elevati – la pugile non ha effettuato transizione di genere, tra l’altro vietata e considerata reato nel suo paese. Per comprendere quali siano le tappe dello scandalo testosterone che hanno riguardato la pugile, bisogna ritornare al marzo del 2023, quando questa è stata esclusa dai campionati mondiali di boxe femminile prima dell’incontro per la medaglia d’oro: l’esclusione è avvenuta a seguito del fallimento di un test di idoneità di genere, dal momento che sono stati identificati i cromosomi XY, ritenuti maschili. Il presidente dell’International Boxing Association, ha ritenuto opportuno escluderla adducendo come motivazione la “volontà di ingannare i suoi colleghi fingendo di essere donna”.
In realtà, Imane Khelif non è una donna trans: ciò è stato dimostrato non soltanto in virtù del fatto che in Algeria sia vietata la transizione di genere, ma anche da controlli successivi effettuati da parte del comitato olimpico internazionale, che hanno dimostrato come il fallimento del test di idoneità di genere sia avvenuto in virtù di elevati livelli di testosterone nel sangue, determinati allora volta da una problematica genetica da parte dell’atleta. Se, in un primo momento, la pugile algerina aveva risposto alle contro valutazioni del CIO, spiegando che l’esclusione dei mondiali di boxe era stata realizzata per compromettere il cammino dell’Algeria ai mondiali, successivamente la Khelif si è trovata al centro di una grandissima polemica. Tra i tantissimi volti e nomi che si sono esposti contro l’atleta c’è anche quello di Matteo Salvini, che ne ha chiesto la squalifica.
