Aziz Abbes Mouhiidine “derubato” alle Olimpiadi 2024: chi è, che cos’è successo?

Aziz Abbes Mouhiidine "derubato" alle Olimpiadi 2024: chi è, che cos'è successo?

Fin da quando si è concluso il primo incontro di pugilato – nella categoria -92kg – che ha visto Aziz Abbes Mouhiidine sconfitto con il punteggio di 4-1 per gli arbitri, sono sorte delle polemiche enormi soprattutto tra gli addetti ai lavori, con il Presidente della Federpugilato che minaccia di non ricandidarsi a causa del furto subito dal pugile campano. Sulla carta, e analizzando l’incontro che era stato vinto nella seconda e nella terza ripresa da parte di Aziz Abbes Mouhiidine, sarebbe stata una vittoria schiacciante per il pugile che ha vinto gli ultimi campionati europei della categoria ma che, alle Olimpiadi, ha perso al primo turno contro l’uzbeko Lazizbek Mullojonov.

Chi è Aziz Abbes Mouhiidine, il pugile campano

Prima di procedere con l’analisi di quanto è successo ad Aziz Abbes Mouhiidine, vale la pena considerare innanzitutto chi sia il pugile italiano protagonista – anche se in negativo – delle Olimpiadi 2024 di Parigi. Nato a Solofra il 6 ottobre del 1998, è figlio di un uomo di origine marocchina che ha conosciuto sua madre in provincia di Avellino; il pugile è cresciuto a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, dove ha iniziato anche la sua carriera sportiva. In un primo momento, ha iniziato a praticare karate, per poi spostarsi verso il kickboxing e il pugilato; all’età di 13 anni ha vinto il primo campionato italiano Schoolboy nella categoria -68kg, per poi crescere di volta in volta fino a diventare uno dei pugili più rappresentativi nel nostro paese. Nel suo palmarés annovera due argenti ai Mondiali (a Belgrado 2021 e Tashkent 2023), due ori europei (a Erevan 2022 e Cracovia 2023) e due ori nei Giochi del Mediterraneo (a Terragona 2018 e Orano 2022).

Che cos’è successo ad Aziz Abbes Mouhiidine e le accuse del Presidente di Federpugilato

Conclusosi l’incontro di primo turno alle Olimpiadi 2024 di Parigi, tra il pugile campano Aziz Abbes Mouhiidine e l’uzbeko Lazizbek Mullojonov, la sensazione è che si andasse per una comoda vittoria per il primo che, non avendo concluso con un KO, si aspettava la vittoria a punti determinata da un netto dominio nella seconda e nella terza ripresa; fin da subito, naturalmente, c’è stata una grandissima contestazione, anche da parte degli stessi telecronisti italiani della gara, che avevano sottolineato come fosse insindacabile una vittoria da parte di Abbes, che invece ha perso per 4-1. Ben quattro giudici su cinque, insomma, hanno decretato una vittoria per Mullojonov, di fatto provocando una sconfitta per il pugile favorito.

C’è chi parla di corruzione e di scandalo, oltre che di volontà di porre fine a quel lento – ma comunque sostenuto – avanzamento del movimento pugilistico italiano negli ultimi anni, rappresentato proprio da Aziz Abbes Mouhiidine e dai suoi grandissimi risultati nella disciplina. Dello stesso avviso è Flavio D’Ambrosi, Presidente della Federpugilato italiana, che in conferenza stampa ha comunicato il suo grandissimo disappunto con queste parole:

Vergognatevi. Ancora una volta l’Italia è scippata. Pensavamo che il Cio tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato. Niente. Siamo alle solite. L’incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato. Ciò mi induce a fare serie riflessioni sulla mia ulteriore permanenza in questo mondo che ho amato e che amo al di là delle misere posizioni di potere che qualcuno anela. Purtroppo gli sciacalli, anche quelli più anziani, approfitteranno di questa palese ingiustizia e fermeranno anche il cambiamento che a livello nazionale il pugilato lentamente stava subendo. Sono il Presidente e devo rispondere degli insuccessi anche quando non sono a me direttamente riconducibili. Non so, quindi, se mi ricandiderò. Non so se ne troverò la forza. Intanto spero che i pugili italiani ancora in gara non subiscano lo stesso oltraggio di Abbes.”

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