Al minuto 73 della gara tra Roma e Juventus, Bryan Cristante si è reso protagonista di un fatto che ha provocato particolari discussioni: il centrocampista della Roma, infatti, ha presumibilmente pronunciato un’espressione blasfema ma, fin da subito, si è parlato della possibile eventualità che questa non venisse sanzionata. Ma perché Cristante non è stato squalificato per bestemmia a differenza di altri calciatori, come nel recente caso di Turati del Frosinone?
L’espressione di Bryan Cristante e la mancanza di audio
La decisione del giudice sportivo è stata determinata dalla mancanza di audio che testimonia l’espressione blasfema pronunciata da Bryan Cristante. Il video dimostrerebbe che, al 73º minuto di gara tra Roma e Juventus, il centrocampista giallo rosso si è reso protagonista di una bestemmia ma, secondo il ragionevole dubbio stabilito dalla giustizia sportiva, in assenza di audio o di una prova visiva chiara, che può essere ottenuta dal labiale del calciatore o da un’immagine nitida delle espressioni ingiuriose, Bryan Cristante potrebbe aver pronunciato qualsiasi altra parola terminante in -io.
Perché Bryan Cristante non è stato squalificato per bestemmia in Roma-Juventus
Sulla base di quanto spiegato precedentemente, è possibile indicare anche perché Bryan Cristante non è stato squalificato per bestemmia in Roma-Juventus. Per far sì che la squalifica sia ufficializzata, il calciatore avrebbe dovuto sì ingiuriare, ma con una prova audio o video evidente, come nel caso di Turati del Frosinone che è stato “chiaramente inquadrato nelle riprese televisive mentre proferiva un’espressione blasfema, udibile e individuabile senza margine di ragionevole dubbio”. In assenza di audio, la bestemmia di Cristante può anche sembrare palese, ma non trova ufficialmente conferma.