In occasione del 7 maggio 2024 è stato presentato, a seguito della riunione del Consiglio dei Ministri, il nuovo decreto agricoltura e fotovoltaico, da parte del titolare dell’Agricoltura che ha parlato in conferenza stampa a proposito delle novità che sono state approvate in sinergia con il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Le novità più importanti hanno a che fare con i cambiamenti sul fotovoltaico e sull’installazione dei pannelli solari. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di che cosa cambia, quali sono le novità e le regole da rispettare in merito.
Che cosa cambia per i pannelli solari in Italia con il nuovo decreto agricoltura e fotovoltaico
Il nuovo decreto agricoltura e fotovoltaico prescrive delle regole relativamente all’installazione dei pannelli solari in Italia, per contrastare quello che è stato descritto come un fenomeno di abusivismo nell’istallazione e nella gestione dei pannelli solari nel nostro paese. In particolar modo, ad essere stato regolato è il rapporto tra i pannelli fotovoltaici e i terreni agricoli da coltivare: a tal proposito, sono stati approvati i pannelli su terreni coltivati ma solo se sollevati da terra, in modo da permettere le coltivazioni sottostanti.
Gli impianti fotovoltaici potranno essere installati anche in prossimità di cave o autostrade, di fatto escludendo tutte le installazioni a terra, salvo per progetti che erano già stati presentati nell’ambito del Pnrr. Infine, secondo quanto stabilito dal decreto, è concessa anche l’installazione dei pannelli in terreni agricoli compromessi, tra cui sono inclusi non soltanto i casi precedentemente citati ma anche quelli che si trovano a circa 300 metri dalla ferrovia o da un concessionario aeroportuale, un’area di rispetto della fascia autostradale o un’area industriale.
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sul nuovo decreto agricoltura e fotovoltaico
La Premier Giorgia Meloni ha commentato quanto avvenuto nell’ambito del nuovo decreto agricoltura e fotovoltaico, spiegando quale sia l’importanza di tale decreto, soprattutto in merito alla regolamentazione sul fotovoltaico:
“Stop al fotovoltaico senza regole e più energia pulita senza consumare suolo agricolo, più aiuti alle imprese in difficoltà con la moratoria sui mutui e il sostegno alle filiere, 130 milioni di euro di credito d’imposta per chi investe nel Mezzogiorno e sgravi contributivi e fiscali per i lavoratori agricoli nelle zone alluvionate, controlli più rigidi e norme più efficaci contro la concorrenza sleale, misure per contrastare la siccità e le emergenze sanitarie e climatiche”