Papa Francesco si dimette? Le condizioni di salute del Pontefice

Papa Francesco si dimette? Le condizioni di salute del Pontefice

Le condizioni di salute di Papa Francesco continuano a preoccupare, soprattutto in virtù del suo pontificato che potrebbe interrompersi da un momento all’altro. Negli ultimi anni, c’è stato un peggioramento delle condizioni di salute di Francesco, tanto da far parlare della possibilità di dimissioni così com’era avvenuto per il suo predecessore, Benedetto XVI, che ha deciso di cedere il suo posto proprio al Papa Bergoglio. Nella sua recente ospitata a Che Tempo Che Fa condotto da Fabio Fazio, il Papa si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni a riguardo.

Come sta Papa Francesco e la possibilità di dimissioni

Le condizioni di salute di Papa Francesco non sono, ormai, delle migliori: nelle ultime uscite pubbliche il Pontefice è sempre stato visto in sedia a rotelle, incapace di sostenersi sulle sue gambe, e a proposito del tema della salute sembra sempre glissare affermando di essere vivo. Anche nell’ultima ospitata a Che Tempo Che Fa condotto da Fabio Fazio, il Papa ha risposto allo stesso modo e, circa la possibilità di dimettersi che è aperta a tutti i Papi, risponde di non esser stato sfiorato da tale pensiero che non fa parte della sua mente e delle sue inquietudini. Nel caso in cui Papa Francesco dovesse dimettersi, si tratterebbe del secondo Pontefice consecutivo a scegliere tale percorso.

Papa Francesco sulla guerra israelo-palestinese

Nell’ambito della sua intervista con Fabio Fazio, Papa Francesco ha avuto modo di affrontare anche altri temi che sono stati protagonisti del suo intervento. Tra questi, le adozioni e il battesimo per figli di coppie omosessuali, oltre che il tema della guerra israelo-palestinese, che ha commentato in questo modo: “Quanti arabi morti e quanti israeliani morti, due popoli chiamati a essere fratelli, che si distruggono l’un l’altro. Questa è la guerra: distruggere! Dietro le guerre, diciamolo, con un po’ di vergogna, c’è il commercio delle armi, tante volte le guerre si continuano, si fanno più ampie, per vendere le armi o per provare armi nuove. La gente che muore è il prezzo che si paga”. 

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