Passkey su Google: che cosa sono, come si creano e a che cosa servono

Passkey su Google: che cosa sono, come si creano e a che cosa servono

Su Google iniziano ad essere sempre più diffuse le passkey, evoluzioni delle password tradizionali che permettono, agli utenti, di accedere molto più velocemente a numerosi siti, piattaforme e servizi, che richiedono naturalmente un accesso. Le passkey sono sempre più diffuse nell’ambito del motore di ricerca, dal momento che sono state introdotte sui principali servizi come Amazon, oltre che eBay, in cui la concentrazione del traffico è particolarmente elevata. Ma come funziona l’accesso con passkey su Google, che cosa sono queste ultime e come si creano?

Che cosa sono le passkey e perché sostituiscono le password

Le passkey sono dei nuovi metodi per l’accesso a determinati siti o che sostituiscono la password tradizionale, utilizzata, la maggior parte delle occasioni, in combinazione con il nome utente. Negli ultimi anni, le passkey si sono sviluppate in alcuni dei principali motori di ricerca in virtù della constatazione secondo la quale, per l’utente, è molto più semplice accedere con un’impronta digitale o la scansione del proprio volto, piuttosto che creare e memorizzare una password complessa. Dal momento che le passkey rappresentano un modo per aumentare la sicurezza rispetto a password piuttosto semplici, che vengono create per pigrizia, la loro diffusione particolarmente veloce ha permesso anche a Google di iniziare a introdurle all’interno delle principali piattaforme.

Come si crea una passkey e come funziona

La generazione di una passkey deriva, innanzitutto, da un dispositivo e da un sistema operativo che permetta di creare queste ultime. In passato, le passkey potevano essere utilizzate generalmente soltanto per gli smartphone, mentre oggi sono state implementate anche per tablet e computer. Per crearle, c’è bisogno dei sistemi operativi più avanzati, come Windows 10, iOS 16 o Android 9. Il funzionamento è analogo rispetto a quello che avviene, ad esempio, quando si imposta l’impronta digitale per il proprio smartphone, in sostituzione di una password o un codice di accesso.

Scansionata la propria impronta digitale completamente, infatti, sarà possibile utilizzare quest’ultima anche per accedere a diversi siti, così come accade già per il portachiavi utilizzato sui sistemi Apple, che permette di accedere direttamente con impronta digitale una volta memorizzata la password. Il sistema viene implementato anche da Google per i principali siti utilizzati dagli utenti. In sostituzione dell’impronta digitale, un’altra passkey utilizzabile è la scansione del volto, mentre in futuro si immagina che anche la propria voce possa essere utilizzata in tal senso.

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