Ecco perchè il Barcellona potrebbe perdere Gavi a parametro zero a giugno

Gavi, calciatore del Barcellona

Gavi, talento classe 2004 del Barcellona, potrebbe lasciare la squadra catalana a giugno a parametro zero. Come mai? Il club allenato da Xavi ha infatti superato il limite del tetto salariale che è fissato a 200 milioni e non può tesserare il giocatore come membro della prima squadra.

Perché Gavi potrebbe lasciare il Barcellona a zero questa estate

Tra i maggiori talenti del calcio mondiale, Gavi è sicuramente uno dei principali. Classe 2004, poco più che maggiorenne, il calciatore spagnolo fa ormai parte della prima squadra allenata dall’ex bandiera del club Xavi, eppure non potrà essere tesserato con essa. La Liga ha infatti tolto il suo nome dalla rosa della squadra, ma come mai? Il Barcellona ha infatti superato il limite del tetto salariale, ma il tribunale cittadino ha detto no al ricorso fatto dal club. Per il Barcellona restano dunque solo due possibilità: abbassare il suo tetto salariale sotto il limite dei 200 milioni di euro o rischiare seriamente di perdere Gavi a parametro zero questa estate. Il giocatore aveva infatti rinnovato il proprio contratto lo scorso settembre con una clausola rescissoria di ben un miliardo di euro ma, proprio per via di questa problematica, il Barcellona non potrà ufficializzare e depositare il contratto ed il giocatore potrà essere rinnovato solamente come membro delle giovanili del club, con tutt’altro contratto e con il rischio concreto che, a giugno, lasci il club. Una grana non da poco per il Barcellona, visto il talento del giocatore e le tante squadre, Bayern Monaco in primis, interessate.

Le dichiarazioni di Tebas, presidente della Liga spagnola

Javier Tebas, presidente della Liga – il massimo campionato spagnolo – si è così espresso sulla situazione Gavi e sul Barcellona durante un’intervista rilasciata a La Vanguardia: “Non abbiamo una fissazione per il Barcellona o per nessun altro club. Quando Bartomeu era presidente, c’era già il fair play finanziario e il Barcellona lo ha sempre rispettato. Il Real Madrid no, ma ora non ha più questo problema perché negli ultimi anni ha generato molti profitti”.

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