Venere degli stracci: di chi è l’opera e qual è il significato?

Venere degli stracci: di chi è l'opera e qual è il significato?

La Venere degli stracci è un’opera di Michelangelo Pistoletto che, sfortunatamente, è balzata agli onori della cronaca a causa dell’incendio che ha riguardato l’opera, che era stata esposta a Napoli in Piazza Municipio. L’opera, infatti, era stata installata in occasione del 28 giugno nel contesto di una delle piazze più importanti della città e aveva provocato un grande interesse, prima dei fatti di cronaca che l’hanno riguardata. Ma di chi è l’opera Venere degli stracci, qual è la sua storia e quale il significato dell’installazione? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Chi è Michelangelo Pistoletto, autore della Venere degli stracci

La Venere degli stracci è un’opera che ha ottenuto sicuramente grande successo nel corso degli anni, a partire dal 1967, anno in cui è stata creata. L’opera appartiene all’artista italiano Michelangelo Pistoletto,  artista, pittore e scultore italiano. Esponente dell’arte povera, movimento di cui è assoluto promotore, si appassiona all’arte e al restauro fin da piccolo, grazie alla sua famiglia, con un grande coinvolgimento per quanto riguarda l’arte moderna e il restauro di dipinti.

Il grande successo, per Michelangelo Pistoletto, c’è proprio nel 1967, con la realizzazione della Venere degli stracci, opera in grado di coniugare il classicismo dell’arte greca con la destrutturazione tipica dell’arte moderna. A partire da questa data, sono numerose le installazioni e le opere di Michelangelo Pistoletto, che inizia ad essere esposto in diversi musei italiani e internazionali; per ispirazioni e tipologia di arte, Pistoletto è stato spesso paragonato a Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e Andy Warhol.

Venere degli stracci: il significato dell’opera di Michelangelo Pistoletto

La Venere degli stracci rappresenta sicuramente una grande provocazione artistica, da parte di Michelangelo Pistoletto, che ha offerto un contenuto in grado di coniugare due forme d’arte apparentemente lontane, per mezzo di una figura risultante diventata iconica nel corso del tempo: gli stracci, tipici di quell’arte povera di cui il Pistoletto è sempre stato esponente, e la Venere, divinità spesso rappresentata nell’ambito della cultura greca e classicista. La statua in questione rappresenta una riproduzione della Venere con mela dello scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen.

La statua è affiancata da una serie di stracci, rappresentanti non soltanto il simbolo di un’arte che nasce dalla povertà e dal popolano, ma anche iconici di una disgregazione tra forme artistiche che hanno reso l’opera, nel suo complesso, celebre. Attualmente, l’opera è esposta al Fondazione Pistoletto, Biella; Museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli; Museo d’arte contemporanea del castello di Rivoli; Tate Gallery, Liverpool. L’installazione presente a Piazza Municipio di Napoli, purtroppo, è stata avvolta dalle fiamme.

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