Dopo ben 50 anni dall’ultima volta, il Lecco ha raggiunto la promozione in Serie B battendo il Foggia nella Finale Playoff di Lega Pro. La gioia rischia però di diventare un incubo per la squadra lombarda: non avendo uno stadio idoneo per partecipare al Campionato cadetto, rischia di essere retrocessa addirittura in Serie D. Rischia anche la Reggina, mentre Brescia e Perugia attendono trepidanti, sperando in un ripescaggio.
Ecco perché il Lecco rischia di retrocedere in Serie D: il suo stadio non è idoneo per la Serie B
Sono giorni fondamentali per il futuro del Lecco: la squadra lombarda allenata da Luciano Foschi non ha infatti uno stadio idoneo per la Serie B e, non essendosi iscritta al prossimo campionato di Lega Pro – data la promozione mediante Playoff, con la vittoria sul Foggia di Delio Rossi – rischia una clamorosa doppia retrocessione fino alla Serie D.
Non potendosi avvalere dello stadio Rigamonti-Ceppi per le partite casalinghe, il Lecco avrebbe individuato un altro stadio in cui giocare, ovvero l’Euganeo di Padova, ma un problema burocratico rischia di far saltare tutto: se il Padova ed il Comune hanno dato via libera infatti, a bloccare tutto sono Questura e Prefettura ed i termini per la partecipazione ed iscrizione alla prossima Serie B sono ormai scaduti. Il Lecco spera però di poter ottenere un po’ più di tempo grazie al merito sportivo ed all’evidente poco tempo a sua disposizione per trovare uno stadio alternativo.
Rischia anche la Reggina, Brescia e Perugia sperano nel ripescaggio
Oltre al Lecco, un’altra squadra che rischia di non partecipare alla prossima Serie B è la Reggina. In questo caso, il problema non è lo stadio – la Reggina ha già partecipato al Campionato Cadetto nella passata stagione, con Filippo Inzaghi sulla propria panchina – ma un problema relativo ai bonifici di stipendi e pendenze fiscali: essi sono stati infatti caricati sul sito della Federcalcio, ma non c’è ancora l’ok del Covisoc. In caso di retrocessione di una o entrambe le squadre, a sperare in un ripescaggio sono dunque Brescia e Perugia.