Nel judo, così come in altre discipline come il karate, si sente spesso parlare di un termine che viene utilizzato per decretare la fine di un incontro. Trattasi di ippon, traduzione letterale per colpo definitivo, il quale decreta la fine di un incontro e la vittoria di uno dei due sportivi che si trova sul tatami: a dire il vero, quando si parla di ippon, in particolar modo nel mondo del judo, si chiama in causa non soltanto un concetto filosofico che attiene alla cultura giapponese da cui questi sport nascono, ma anche un preciso modello, in grado di stabilire la destinazione finale di un incontro, che si può conquistare in maniera differente. Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere a proposito di che cos’è e che cosa significa ippon, spiegando anche il modo in cui può essere ottenuto.
Che cos’è l’ippon e che cosa significa questo termine
Prima di spiegare come si fa un ippon, nel mondo del judo, è importante chiarire innanzitutto che cosa significa questo termine e che cos’è, in termini tecnici, oltre che filosofici e, questo concetto. Si parla di ippon quando, in termini letterali, si arriva all’obiettivo dell’incontro: un colpo definitivo che decreta la fine di uno scontro tra due atleti, sia nel mondo del judo che del karate, oltre il quale non è possibile proseguire con l’incontro. Per spiegare, in maniera più concreta, che cosa sia l’ippon, non si può paragonare con la schienata, nella lotta, o nel KO nel mondo del pugilato. In altre parole, l’ippon è quell’ultimo colpo che permette di vincere un determinato incontro, il cui significato chiama in causa i concetti filosofici di spazio, energia e tempo, che vengono a coincidere in un unico punto, comportando la vittoria dell’atleta che, al di là del significato sportivo, assume anche un senso in termini di esistenza e vittoria sul tatami.
Come si fa un ippon
A questo punto, si può chiarire anche come si fa un ippon: come detto precedentemente, trattasi di quel colpo che mette fuori combattimento l’avversario. Nel judo, si tratta del momento in cui la pessario viene atterrato sulla schiena, senza avere più appoggi sul tatami; per fare un ippon, è possibile o ribaltare l’avversario sulla schiena, o sommare due wazahari o, in alternativa, procedere con una sottomissione che abbia la durata di 20 secondi consecutivi (che possono essere anticipati in caso di resa dell’avversario).