Covid in Italia: perché i casi sono in aumento?

Covid in Italia: perché i casi sono in aumento?

Nelle ultime settimane, i casi di Coronavirus sono aumentati, destando una certa preoccupazione tra virologi e addetti ai lavori. Nell’ultima settimana, con i dati rilevati fino al 24 luglio 2024, c’è stato un aumento del 53% dei casi di positività al virus in Italia, rispetto alle rilevazioni della settimana precedente. Complici, certamente, i test realizzati in numero maggiore ma, allo stesso tempo, si registra una nuova preoccupante ondata che, però, non porta comunque l’indice di infettività a superare il valore uno in termini di Rt. Ma perché ci sono casi di Covid in aumento in Italia?

PerchI aumentano i casi di Covid in Italia?

A spiegare il motivo per cui aumentano i casi di Covid in Italia è stata la direttrice del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Anna Teresa Palamara. Quest’ultima ha fatto riferimento a due tendenze sostanziali: la prima, legata a numeri che sono stati già osservati nel corso delle estati degli ultimi anni, in cui tendenzialmente ci si ritrova con un aumento di casi determinato dalle vacanze e dal maggior contatto tra le persone, che porta ad un aumento di casi di coronavirus. La seconda, invece, è determinata dal fatto che, con lo sviluppo di nuove varianti che avviene costantemente, non è possibile, almeno in questa fase storica, contenere del tutto i casi di Coronavirus, dunque l’arrivo della variante Omicron, con tutte le sue sotto-varianti, ha determinato una prima incidenza. In ogni caso a, l’immunità ottenuta nel corso degli anni, per mezzo dei vaccini e non solo, permette di affrontare la situazione con grande tranquillità.queste le parole della direttrice:

“Sars-Cov-2 non ha un chiaro andamento stagionale, come altri virus respiratori che infettano con più facilità in inverno, l’influenza per esempio. Diversi fattori sembrano contribuire a questo fenomeno, incluse le caratteristiche del virus stesso in rapporto all’ambiente, ma anche la natura della risposta immunitaria che sviluppiamo. Alcuni dati infatti mostrano che, mentre la protezione contro la malattia grave, legata all’infezione e/o alla vaccinazione si mantiene nel tempo, l’immunità verso l’infezione sia più ‘labile’. Questo significa che, a breve distanza dall’infezione, si può essere nuovamente suscettibili, come succede per il raffreddore’.

Quali sono i sintomi delle nuove varianti di Covid?

L’arrivo delle nuove varianti che derivano direttamente dalla Omicron ha provocato, dunque, un aumento dei casi pari al 53% rispetto all’ultima settimana di rilevazione. Ma quali sono i sintomi delle nuove varianti? Stando a quanto sottolineato dalla Palamara, non ci si allontana ancora una volta dai sintomi tradizionali di Coronavirus:

“Al momento non ci sono ragioni per pensare che le varianti attualmente circolanti di Sars-Cov-2 causino dei sintomi diversi o più gravi rispetto alle precedenti. Oggi, fortunatamente, esiste una immunità diffusa nella popolazione che, per questo, risulta protetta dalle complicanze più gravi. Ovviamente lo stato di salute della persona gioca un ruolo molto importante nel determinare un quadro clinico severo. Per questo le persone anziane e quelle più vulnerabili per condizioni particolari o altre malattie devono essere più attente e proteggersi”

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