Quanti finali ci sono in Dredge? Come sbloccarli e spiegazione

Quanti finali ci sono in Dredge? Come sbloccarli e spiegazione

Dredge è sicuramente un gioco che ha stupito la critica e che ha impressionato numerosi giocatori, in virtù del suo sistema di gameplay innovativo che, unito ad una trama coinvolgente che può essere ricostruita pezzo per pezzo, permette di creare un indie assolutamente originale. Una delle caratteristiche fondamentali del videogioco è dettata dalla pluralità di finali che sono presenti in Dredge e che permettono non soltanto di ottenere più trofei (per chi punta al platino) ma anche di scoprire di più a proposito della storia del protagonista, del Collezionista e di sua moglie. Ma quali e quanti sono i finali di Dredge, come sbloccarli e qual è la loro spiegazione?

Come sbloccare il finale cattivo di Dredge

Con molta probabilità, il primo finale che verrà sbloccato in Dredge è quello “cattivo”, che avviene dopo che sono stati raccolti tutti i cimeli richiesti dal Collezionista. Dopo aver collezionato anche l’ultimo cimelio (non importa quale sia, poiché si può procedere liberamente, ma in genere si tratterà dell’orologio da taschino che viene raccolto a Spina del diavolo), il Collezionista chiederà di intraprendere un viaggio in sua compagnia, affinché il rituale sia completato. Per comprendere il significato di questo finale, si invita a guardare sia le lettere che possono essere raccolte durante la propria run, sia il paragrafo successivo in cui si offre una spiegazione sui finali i Dredge.

Per sbloccare il finale cattivo di Dredge bisognerà accettare tutte le proposte del Collezionista: il gioco chiederà per due volte se si è pronti, poiché non sarà più possibile salvare dopo aver accettato. A questo punto, bisognerà recarsi verso un fascio di luce rosso e, una volta giunti in quel luogo, cliccando si avvierà una linea di dialogo del Collezionista, che si conclude con il libro gettato in mare e con una donna – la moglie del Collezionista che era stata gettata in mare – che si leva dal fondale, così come la Divinità dei mari di Dredge che devasterà l’intero mondo di Midolla Maggiore e non solo.

Come sbloccare il finale buono di Dredge

Il finale cattivo di Dredge potrà essere ripetuto potenzialmente all’infinito, poiché il gioco ritornerà direttamente all’ultimo punto di controllo (quello del dialogo con il Collezionista). Per sbloccare il finale “buono” di Dredge bisognerà consegnare l’ultimo cimelio all’uomo, ma non si dovrà partire quando questi lo propone. A questo punto, bisognerà andare alla ricerca del vecchio Sindaco di Midolla Maggiore, una figura misteriosa che è stata citata da diversi NPC del gioco – tra cui la Guardiana del Faro, anch’ella molto importante – e che si trova in spawn casuali dell’arcipelago di Midolla. Per trovarlo, si consiglia di visitare tutti i moli che presentano un campeggio presenti nelle isolette vicino a Midolla Maggiore e Midolla Minore. Una volta trovato il vecchio Sindaco, bisognerà semplicemente scorrere delle linee di dialogo, che porteranno a parlare con la Guardiana del Faro: dopo aver fatto lo stesso anche con la donna, bisognerà poi andare dal Collezionista.

Qui, si scoprirà la verità che poteva essere anche ricostruita con tutte le lettere, se trovate precedentemente in acqua: il Collezionista non esiste, poiché altro non è che il riflesso allo specchio del protagonista del gioco, ormai completamente impazzito. Dopo aver “recuperato” il libro misterioso, bisognerà tornare dalla Guardiana del Faro che, con il suo strumento, illuminerà il luogo del mare dove gettare il libro: qui, cliccando e seguendo le varie linee di dialogo, si getterà il libro che eliminerà la minaccia dei mari e il protagonista troverà finalmente una morte pacifica, dopo aver salvato tutti i cittadini dei villaggi vicini.

Il significato dei finali di Dredge

Gioco sicuramente molto interessante, soprattutto per la sua trama e per il clima di inquietudine che viene restituito dalla sua etichetta horror, Dredge propone un incredibile plot twist nel suo finale: il Collezionista, conosciuto all’inizio del gioco, in realtà è il protagonista stesso che è impazzito tanto da “sdoppiare” la sua personalità per tentare di recuperare la moglie perduta. Come si può leggere dalle lettere che si recuperano dal mare, infatti, il protagonista del gioco e sua moglie erano in vacanza ma questa – nonostante lui glielo sconsigliasse – aveva deciso di tenere con sé un oggetto pescato dal mare, un libro cremisi con venature d’argento, che aveva iniziato ad attirare delle sventure, dal momento che questo atteggiamento aveva provocato il Dio dei mari. L’uomo, iniziando a impazzire, aveva di volta in volta gettato sempre più oggetti in mare (quelli che chiede di recuperare), per poi uccidere anche la moglie: ecco perché, nel finale “cattivo”, la donna viene ripescata dal mare dopo che il Collezionista offre il libro come pegno. Il Dio dei mari, però, che aveva portato l’uomo completamente alla pazzia, l’aveva corrotto non soltanto con tutte quelle specie marine che si osservano come incubi e che devastano la barca del protagonista, ma anche attirandolo in quel punto da cui avrebbe potuto poi distruggere l’intero mondo di gioco.

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