La Pasqua porta con sé una serie di preparazioni culinarie che sono presenti in diverse culture e che, in quella napoletana, risultano essere molto numerose. A partire dai dolci, con la pastiera di cui è certamente curioso il motivo delle 7 strisce di pasta frolla, fino alle celebri preparazioni salate, come tortano e casatiello. Ma quali sono le differenze tra le due preparazioni pasquali e che cosa cambia tra l’uno e l’altro?
Le differenze tra tortano e casatiello
Le differenze sostanziali tra tortano e casatiello sono due: da un lato, la realizzazione dell’impasto che avviene in un certo modo; dall’altro, la presenza delle uova che differisce a seconda della preparazione. In realtà, gli ingredienti di tortano e casatiello sono molto simili: accanto all’impasto tradizionale, si aggiungono salame, cicoli o altri affettati cubettati, uova, strutto, sugna e pepe. Entrambe le preparazioni sono a forma di ciambella, con il casatiello che presenta una forma liscia e accoglie le uova entro delle gabbiette che vengono ottenute con delle piccole strisce di pane; il tortano, invece, si realizza con cordoni di pane attorcigliati che simboleggiano la passione di Cristo e la presenza di Gesù sulla croce.
Dove si mettono le uova nel tortano e nel casatiello?
La differenza sostanziale tra tortano e casatiello, accanto alla preparazione che è stata precedentemente indicata, interessa le uova. Nel casatiello le uova, come si diceva precedentemente, vanno inserite sia all’esterno che all’interno: nell’impasto si utilizza l’uovo sodo mentre, all’esterno, questo viene inserito intero e racchiuso nelle caratteristiche gabbiette. Nel tortano, invece, le uova vanno soltanto all’interno dell’impasto, sempre sode ma tagliate a spicchi. C’è anche chi non ama le uova indipendentemente dalla preparazione ma, in quel caso, il risultato è notevolmente differente.