Con l’espressione di malattia X, di cui si sente parlare sempre più negli ultimi giorni, l’Organizzazione mondiale della sanità indica un possibile caso di epidemia globale causato da un agente patogeno attualmente incontrollabile ma per il quale bisogna tentare di ragionare in termini di prevenzione. Negli ultimi giorni si sente sempre più indicare la consapevolezza di un rischio che la malattia X possa essere addirittura peggiore rispetto al Covid-19. Ma che cos’è, perché c’è tutto questo pericolo e quando potrebbe esserci la malattia in questione?
Che cos’è la malattia X e i rischi
Malattia X è il nome che viene dato ad un’ipotetica epidemia che si verificherebbe su scala globale a partire da un agente patogeno attualmente incontrollabile, che si espanderebbe molto velocemente causando, a tutti gli effetti, i sintomi di una pandemia con gravi ripercussioni sulla salute degli esseri viventi. L’Organizzazione mondiale della sanità parla di malattia X non soltanto per indicare il grado di pericolo ma anche per sottolineare l’aspetto attualmente incomprensibile di una malattia per la quale vengono effettuati costantemente degli studi per tentare di mettere in piedi un programma di prevenzione. Quest’ultima permetterà sia di identificare dei vaccini per tempo, sia di attuare delle misure di sicurezza che possono contenere l’espansione della malattia.
Perché la malattia X è più pericolosa del Covid-19?
Sulla base delle premesse, è possibile rispondere anche ad un altro interrogativo che negli ultimi giorni si offre sempre più: perché la malattia X è più pericolosa del Covid-19? Per molti, i sintomi e le tipologie di diffusione del Covid rappresenterebbero una concreta rappresentazione della malattia X ma, secondo molti addetti ai lavori, non si tratta del processo definitivo che è stato descritto dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ciò significa che la Terra potrebbe incontrare addirittura una malattia peggiore, dal momento che le pandemie fanno parte dell’aspetto della società umana. Ilaria Capua, uno dei virologi italiani più importanti al mondo, ha spiegato quanto segue: “Facciamo parte di un sistema, non siamo isole, siamo collegati con le componenti che ci nutrono, come gli animali, le piante e la nostra salute dipende da aria, acqua, terra e fuoco”.
Secondo la virologa esistono delle condizioni in cui l’eventuale virus potrebbe nascere: “Nei posti dove ci sono meno norme igieniche è molto più semplice. Abbiamo avuto diversi virus pandemici emersi dall’Asia: l’influenza asiatica, l’influenza Hong Kong. L’Hiv arrivava dalle scimmie. I mercati di animali vivi dove specie che in natura non si incontrerebbero mai e invece sono nelle stesse gabbie ci sono ancora. Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali”.