Botulino negli alimenti: che cos’è, perché è pericoloso e dove si trova?

Botulino negli alimenti: che cos'è, perché è pericoloso e dove si trova?

I recenti fatti di cronaca hanno dimostrato quale sia la pericolosità del botulino negli alimenti, che causa gravi intossicazioni alimentari e che, in alcuni casi, ha portato addirittura alla morte di alcune persone. Per questo motivo, è importante considerare che cosa sia il botulino negli alimenti e perché è pericoloso, soprattutto a proposito della trasmissione e della crescita delle spore nell’organismo.

Che cos’è il botulino

Il botulino è un batterio Gram+ che fa parte della famiglia delle Clostridiaceae e scoperto per la prima volta nel 1895 da Émile van Ermengem, batteriologo belga che ne ha identificato anche la natura. Si tratta, in effetti, di un batterio che presenta delle ciglia e, soprattutto, la tossina che si trova alla base del botulismo, l’intossicazione alimentare di cui si parla particolarmente nei diversi casi di cronaca. La tossina in questione è di natura proteica e, tra le sue caratteristiche, presenta anche una resistenza ai succhi gastrici e a temperature fino agli 80 gradi. Per questo motivo, è utilizzato anche in ambito medico, trovandosi alla base del Botox. Tra le conseguenze dell’assunzione di botulino, infatti, c’è anche la paralisi: tale principio si ritrova anche in ambito medico, essendo il Botox una paralisi superficiale delle rughe del volto.

Perché il botulino alimentare è pericoloso e dove si trova?

Il botulino alimentare continua ad essere un tema particolarmente importante, soprattutto a causa delle conseguenze che si identificano in termini di paralisi e, addirittura, morte di alcune persone. La pericolosità del botulino è determinata dalle sue caratteristiche, oltre che dalla diffusione del batterio, che cresce in terreni comuni e in condizioni piuttosto diffuse; le spore sono posizionate nel suolo e nei vegetali.

In quali cibi si trova il botulino alimentare

Ma dove si trova il botulino alimentare e attraverso quali cibi viene assunto dall’uomo? Generalmente, si tratta di un batterio che viene assunto per mezzo di alimenti contaminati e non ben cotti, come conserve o vegetali sott’olio, che non presentano una corretta sterilizzazione o una dose ben calibrata tra le sostanze utilizzate; ad esempio, per olive in salamoia, il botulino alimentare può svilupparsi in presenza di dosi sbagliate di olio e sale. Allo stesso tempo, il botulino si trova anche in presenza di cibo e alimenti sottovuoto, la cui conservazione nel tempo può portare allo sviluppo del batterio.

Come riconoscere il botulino alimentare nei cibi

Per quanto sia pericolosissimo, il botulino alimentare può essere riconosciuto in virtù di una serie di indizi che rendono possibile la riconoscibilità delle spore; c’è da sottolineare, in realtà, che non sempre ci sono delle modifiche per gli alimenti, per cui bisogna essere molto attenti e, soprattutto, in presenza di cibi inodori o insapori è consigliato evitare di continuare a consumare il cibo in questione. Generalmente, per riconoscere il botulino alimentare nei cibi ci si può affidare all’odore di putrido o di burro rancido, particolarmente diffuso nelle conserve alimentari o nei vegetali sott’olio, soprattutto quando vengono aperti a distanza di tempo dalla prima conservazione. In secondo luogo, un fattore particolarmente diffuso è la formazione di bolle all’interno del sottovuoto: ciò avviene a causa della disgregazione degli alimenti, un indicatore che non può essere assolutamente sottovalutato.

Per prevenire la formazione di botulino, il consiglio è sempre quello di bollire l’alimento prima di consumarlo e, soprattutto, di utilizzare conservanti come il nitrito (di cui ci si serve per la conservazione degli insaccati, dei prosciutti o delle carni affumicate) che permettono di contrastare l’azione del batterio.

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