Che cos’è il granchio blu e perché è pericoloso

Che cos'è il granchio blu e perché è pericoloso

Conosciuto anche con il nome di granchio reale blu o granchio azzurro, il granchio blu è un crostaceo di cui si sente sempre più parlare negli ultimi anni, a causa dei rischi associati alla sua presenza nel Mediterraneo e non solo. Nella comunità scientifica è identificato con il nome di Callinectes sapidus, ed è un crostaceo che appartiene alla famiglia dei Portunidi; dopo aver interessato le coste atlantiche del continente americano, il granchio blu si è adattato alle condizioni del Mediterraneo e, ad oggi, se ne parla sempre più spesso in quanto minaccia ecologica: ma che cos’è il granchio blu e perché è pericoloso?

Che cos’è il granchio blu e dove si trova

Il granchio blu è un crostaceo che appartiene alla famiglia dei Portunidi; misura fino a 15 cm di lunghezza e 23 cm di larghezza, con un corpo generalmente più largo con forma ellittica, due spuntoni presenti ai lati del corpo e un margine anteriore seghettato. Il granchio blu viene riconosciuto per il suo caratteristico colore della pelle, oltre che per altre componenti, quali le zampe allungate e culminanti (solo per il primo paio) sotto forma di chele. Il blu riguarda non soltanto il manto della pelle, ma anche il caratteristico colore delle zampe.

Generalmente, il granchio blu si trova sulla sponda occidentale dell’Oceano Atlantico, dove si è originata e dove vive tuttora lungo le coste del continente, interessando soprattutto alcune regioni del mondo come l’Argentina. La sua diffusione nel Mediterraneo, che c’è stata a partire dagli anni ’50 del secolo scorso secondo gli avvistamenti nella Laguna di Venezia, è dovuta all’acqua incamerata per zavorrare le navi, che ha permesso ai granchi di introdursi in sistemi ecologici diversi dal proprio, come il Mediterraneo, il Mar Nero, il Mare del Nord e il Mar Baltico. La diffusione del granchio blu è, infatti, molto veloce non soltanto perché il granchio in questione è in grado di adattarsi facilmente alle diverse temperature, ma anche perché la femmina del granchio può deporre fino a due milioni di uova.

Perché il granchio reale è pericoloso?

Se, fino agli ultimi anni, la diffusione del granchio blu costituiva un problema relativo per il Mediterraneo, ad oggi sono sempre più gli avvistamenti anche in Italia, tanto da parlare del crostaceo in quanto vero e proprio problema per la salvaguardia delle altre specie marine. Il granchio blu è, infatti, una specie invasiva e aliena che è stata in grado di adattarsi alle differenti condizioni climatiche (rispetto a quelle dell’Oceano Atlantico); a causa delle caratteristiche biologiche del granchio blu, il crostaceo apporta dei gravi danni all’ecosistema marino, segnalati soprattutto nell’ambito dell’itticoltura e della coltivazione dei molluschi, che vengono pesantemente messi in pericolo dalla riproduzione espansiva del granchio blu.

Inoltre, grazie alle sue chele, il crostaceo può apportare dei gravi danni alle reti da pesca e può introdursi in allevamenti di pesci, danneggiando e mettendo a rischio la vita di questi ultimi, oltre che di altri animali acquatici. Secondo alcuni studi, il granchio blu sarà alla base di un vero e proprio cambiamento dell’ecosistema nel corso dei millenni.

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