Chi era Gilberto Hernandez, calciatore del Panama ucciso a 26 anni

Chi era Gilberto Hernandez, calciatore del Panama ucciso a 26 anni

Una vera e propria tragedia è quella che si è consumata a Panama, dove il calciatore 26enne Gilberto Hernandez ha perso la vita a causa di uno scontro tra bande (molto probabilmente nell’ambito di una lotta tra narcos); il calciatore, che aveva sfidato Lionel Messi nell’ambito di un’amichevole tra Argentina e Panama, giocava nel campionato di Panama con l’Indipendiente, nel ruolo di terzino destro. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su chi era.

Chi era Gilberto Hernandez e la carriera del calciatore

Nato a Panama il 26 giugno del 1997, Gilberto Hernandez era un terzino destro panamense che si era distinto in carriera per la sua propensione al gol e per le sue abilità, osservate soprattutto nell’ambito dell’amichevole del Panama contro l’Argentina. Negli ultimi anni, il movimento calcistico della Nazionale è emerso soprattutto a causa della partecipazione storica ai Mondiali, ma il paese vive ancora in una drammatica dimensione di lotte tra bande di narcos, di cui Hernandez è rimasto vittima.

Il calciatore ha iniziato la sua carriera nel 2020 all’Arabe Unido, segnando un gol nella sua unica presenza prima di trasferirsi all’Herrera, dove ha messo a segno una rete nelle sue 13 presenze. Negli ultimi anni, Hernandez ha giocato nella squadra dell’Indipendiente, dove ha collezionato 15 presenze e 4 gol nel 2022, mentre nel 2023 aveva raggiunto quota 17 presenze e 3 gol. La sua morte rappresenta un vero e proprio shock per il mondo del calcio e non solo.

La morte di Gilberto Hernandez e l’appello del padre del calciatore

Le cause della morte di Gilberto Hernandez non sono state ancora chiarite del tutto, dal momento che non è possibile sapere se il calciatore fosse o meno legato agli ambienti narcos che ne hanno provocato la scomparsa. Tuttavia, è già certo che l’assassinio del terzino destro è avvenuto con una sparatoria, nell’ambito di una lotta tra bande che – a Panama – ogni anno genera centinaia di morti. Per questo motivo, subito dopo la morte del calciatore è stato possibile ascoltare l’appello del padre, che ha chiesto maggiori misure di sicurezza per i giovani panamensi, affinché non diventino vittima di un paese in cui è complesso e pericoloso vivere.

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