Il metodo più efficace per ottenere una perdita di peso consiste in un allenamento ben strutturato e, perciò, funzionale al proprio corpo. Tantissime persone ormai pianificano delle sessioni di allenamento settimanali, e proprio perché intendono bruciare quante più calorie possibile per mantenersi in forma o per dimagrire. Tuttavia, non tutti sono informativi riguardo il quantitativo di calorie che si perdono durante l’allenamento: di seguito un articolo informativo a riguardo.
L’allenamento e il consumo calorico: quante calorie si bruciano?
In primo luogo, quando si fa riferimento all’allenamento per consumare energie e bruciare calorie, bisogna prendere in considerazione la tipologia di attività selezionata. Chiaramente, più quest’ultima è impegnativa, maggiori saranno le quantità di calorie bruciate e i risultati ottenuti.
A tal proposito, è possibile effettuare una stima di calorie bruciate prendendo in esame diverse attività praticate per un’ora e da una persona dal peso medio, ovvero 70 kg: con la corsa si bruciano dalle 600 alle 800 calorie; con il nuoto e il ciclismo dalle 400 alle 600 calorie; con l’allenamento ad alta intensità si va dalle 500 alle 800 calorie all’ora; con lo yoga, infine, dalle 200 alle 400 calorie bruciate.
I fattori che determinano la quantità di calorie bruciate durante l’allenamento
Per analizzare al meglio il quantitativo di calorie bruciate durante una singola sessione di allenamento, è fondamentale essere a conoscenza dei fattori che influenzano il consumo calorico. Allo scopo di fornire una guida utile: ecco quali sono i suddetti fattori.
L’intensità dell’allenamento
Il primo fattore da segnalare è sicuramente l’intensità dell’allenamento, in quanto è praticamente essenziale nella quantità e nella qualità del consumo calorico. Ovviamente più l’attività è intensa, maggiori saranno le calorie bruciate dal corpo in allenamento. Si potrebbe, ad esempio, scegliere di combinare una serie di esercizi ad alta intensità, spalmando però dei tempi di recupero utili alla corretta ripresa. Così facendo, il metabolismo verrebbe aumentato e il consumo calorico non terminerà una volta finito l’allenamento, bensì proseguirà.
La durata dell’allenamento
Un altro fattore da tenere in considerazione è la durata dell’allenamento, poiché più ci si allena più si bruceranno calorie. L’importante, va ricordato, è preservare il giusto equilibrio tra la durata e l’intensità dell’attività svolta. Si potrebbe, a questo punto, optare o per un allenamento più lungo tempisticamente ma ad intensità moderata, o per un allenamento più breve ma ad alta intensità.
Le caratteristiche individuali
L’ultimo fattore che incide nel bruciare le calorie durante l’allenamento riguarda le caratteristiche individuali. Tra queste rientrano il metabolismo, il peso del corpo, il livello di fitness, l’età, e così via. Tutto ciò influenza inevitabilmente la quantità di calorie che si bruciano quando si pratica l’attività fisica; ad esempio, una persona dal metabolismo veloce può bruciare più calorie a parità di sforzo con una dal metabolismo più lento.
Come ottimizzare il consumo calorico: bruciare le calorie durante l’allenamento
Per bruciare più calorie durante l’allenamento, è possibile ottimizzare il consumo calorico alternando diverse attività fisiche così da coinvolgere tutti (o quasi) i gruppi muscolari. Inoltre, si potrebbe ricorrere all’introduzione di più sessioni di allenamento a intervalli ad alta intensità, così da aumentare il metabolismo bruciando più calorie. Ma l’intensità la si può anche aumentare gradualmente, procedendo step by step onde evitare spiacevoli infortuni.
È opportuno mantenere un buon equilibrio mangiando bene, seguendo quindi una dieta equilibrata, e allenandosi. Se non si conosce a fondo il proprio corpo, si potrebbe consultare un professionista dell’ambito, come ad esempio un personal trainer, così da avere delle indicazioni più precise sugli esercizi da svolgere settimanalmente (o quotidianamente).
Afterburn e allenamento a digiuno: come incidono sul bruciare calorie?
Le calorie da bruciare durante l’allenamento sono svariate, come visto finora, e si possono adottare diverse tecniche per far sì che ciò avvenga con qualità. Altri metodi diffusi lo sono l’afterburn e l’allenamento a digiuno. Per quanto riguarda il primo, conosciuto come Excess Post-Exercise Oxygen Consumption (EPOC), rappresenta un significativo aumento del consumo di ossigeno e, di conseguenza, del metabolismo post allenamento. Tale fenomeno comporta un quantitativo di calorie bruciato sensibilmente più alto rispetto alla media, poiché si possono trarre diversi benefici.
Per ciò che concerne l’allenamento a digiuno, invece, basta svolgere l’attività fisica in questione senza però aver consumato del cibo prima. Nonostante si tratti di un argomento piuttosto controverso, parecchie persone bruciano più grassi allenandosi a digiuno in quanto il loro corpo, allo scopo di ottenere energia da impiegare nell’allenamento, attinge dalle riserve di grasso presenti.
L’attività di monitoraggio durante l’allenamento
Per osservare effettivamente quante calorie vengono bruciate durante l’allenamento è essenziale monitorare, tramite app per smartphone o smartwatch, nonché con orologi fitness, quanto accade al proprio corpo in sessione. Si tratta di un’attività di monitoraggio completa, in quanto con tali dispositivi è possibile essere a conoscenza del peso corporeo, della frequenza cardiaca, dell’intensità, delle calorie bruciate e così via. Tuttavia, non bisogna sopravvalutare i dati: ciò che viene riportati dai dispositivi in questione non è accuratissimo, bensì approssimativo. Per svolgere al meglio un’attività di monitoraggio è bene consultare un professionista.