Jewface: che cosa significa e perché Bradley Cooper è stato accusato?

Jewface: che cosa significa e perché Bradley Cooper è stato accusato?

A seguito della diffusione del trailer di Maestro, nuovo film diretto e interpretato da Bradley Cooper, nonché prodotto da Steven Spielberg e Martin Scorsese, si sono moltiplicate sul web le polemiche relative al trucco protesico utilizzato dall’attore. In particolar modo, la polemica che è sorta nelle ultime ore riguarda le accuse di jewface: ma che cosa significa questo termine e perché Bradley Cooper è stato accusato?

Che cos’è la jewface

Per riuscire a comprendere più da vicino il perché delle polemiche contro Bradley Cooper, è importante analizzare innanzitutto che cosa sia la jewface, termine che è stato creato alla fine del 18000 per riferirsi ad una serie di tratti estetici, e non solo, che vengono enfatizzati per offendere la comunità ebraica. Letteralmente faccia da ebreo, il termine jewface fa riferimento a tutte quelle soluzioni che vengono adottate nel vestire, nel parlare con una cadenza yiddish piuttosto marcata o nell’indossare protesi facciali che accentuano alcuni tratti stereotipati, tra cui naso grande, lungo o a punta, faccia grossa o pelle scura. La jewface può riguardare anche l’indossare alcuni abiti particolari, come il fez o vestiti larghi, o altri stereotipi relativi a usi, costumi e abitudini ebraiche con connotati razzisti, facendo riferimento al denaro, all’esodo o ad altri contesti di natura simile.

Perché Bradley Cooper è stato accusato di jewface?

Detto questo, avendo spiegato che cos’è la jewface, è importante considerare anche perché Bradley Cooper è stato accusato in tal senso: all’interno del trailer di Maestro, che vede per la prima volta l’attore vestire i panni del direttore d’orchestra Leonard Bernstein, anche da giovane con le moderne tecniche di ringiovanimento facciale, gli utenti social hanno lamentato un’esagerazione nel volume del naso da parte dell’attore, che ha naturalmente indossato una protesi per avvicinare i suoi connotati estetici a quelli di Bernstein. Secondo in molti, soprattutto all’interno della comunità ebraica, l’intento è parodico se non addirittura discriminatorio, dal momento che il naso a punta è volutamente esagerato nella sua forma, oltre che differente rispetto a quello del direttore d’orchestra.

Le dichiarazioni degli eredi di Leonard Bernestein in difesa di Bradley Cooper

A seguito delle polemiche che si sono moltiplicate velocemente sui social e nel mondo del web, sono intervenuti immediatamente gli eredi di Leonard Bernstein, che hanno difeso l’operato di Bradley Cooper e hanno dichiarato di aver lavorato con lui alla realizzazione del film, aderendo e preservando canoni storici, estetici e morali corretti:

“Bradley Cooper ha incluso noi tre in ogni passo di questo percorso fantastico mentre realizzava il suo film su nostro padre. Siamo rimasti profondamente colpiti nell’assistere alla profondità del suo impegno, al modo in cui ha affrontato amorevolmente la musica di nostro padre, e alla pura gioia che ha portato nella sua esplorazione. Ci si spezza il cuore nel vedere ogni rappresentazione errata o incomprensione riguardante i suoi sforzi”. E ancora, gli eredi hanno dichiarato: “Leonard Bernstein aveva realmente un bel naso grande. Bradley ha scelto di usare il trucco per aumentare la sua somiglianza e ci va assolutamente bene. Siamo inoltre certi che nostro padre non avrebbe avuto alcun problema in riguardo. Ogni lamentela su questa questione ci sembra, più di ogni altra cosa, un tentativo basato su falsità di togliere del valore a una persona di successo, un comportamento che abbiamo osservato fin troppo spesso nei confronti di nostro padre. Durante la realizzazione di questo film abbiamo sempre percepito il profondo rispetto e amore che Bradley ha dato al suo ritratto di Leonard Bernstein e sua moglie, nostra madre Felicia. Siamo inoltre così fortunati nell’aver vissuto questa esperienza con Bradley e non vediamo l’ora che il mondo veda la sua creazione”.

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