Salario minimo: che cos’è, a quanto ammonta in Italia e come funziona

Salario minimo: che cos'è, a quanto ammonta in Italia e come funziona

In Italia si sente parlare sempre più insistentemente di salario minimo, soprattutto a seguito della sospensiva sulla riforma che comporterebbe la realizzazione di una legge ad hoc. Il tema del salario minimo, all’interno del nostro paese, è sempre più dibattuto, soprattutto per quanto riguarda le cifre relative a questo dispositivo e a tante altre polemiche, che ruotano intorno ad alcuni problemi, come la tassazione irregolare, l’evasione fiscale e non solo, avvertiti in Italia. Per questo motivo, al fine di offrire un punto sintetico sulla situazione, è importante chiarire tutto ciò che c’è da sapere a proposito del salario minimo, relativamente a che cos’è, a quanto ammonta in Italia e come funziona.

Che cos’è il salario minimo

Prima di procedere con altre precisazioni, è importante stabilire innanzitutto che cos’è il salario minimo. Il salario minimo è un contenuto normativo secondo il quale il datore di lavoro è obbligato a riconoscere, al lavoratore, una paga minima su base oraria. Il salario minimo viene pensato non tanto per quelle realtà imprenditoriali o industriali, all’interno delle quali esistono già delle predisposizioni normative e stabilite da un contratto del lavoro, ma per tutelare tutti quei lavoratori che si trovano in settori particolari o in condizioni precarie.

In questo caso, infatti, il salario minimo garantisce una paga minima che deve essere assicurata ad ogni lavoratore e al di sotto della quale non si può scendere. Naturalmente, l’introduzione del salario minimo stabilisce anche che, nel caso in cui ci siano delle paghe inferiori rispetto a quanto stabilito per un lavoratore, si possa impugnare la lacuna denunciando il datore di lavoro.

Le polemiche sul salario minimo in Italia: perché è sbagliato inserirlo secondo il Governo Meloni?

Relativamente all’introduzione del salario minimo in Italia sono sorte numerose polemiche, soprattutto nell’ambito del governo Meloni, che ritiene il dispositivo del salario minimo non applicabile in Italia. Attualmente, in Unione Europea, ben 21 su 27 paesi hanno adottato il salario minimo, mentre l’Italia è uno dei pochi che, attualmente, ancora non si serve di questo dispositivo normativo. Le polemiche nate sul salario minimo in Italia riguardano soprattutto le condizioni instabili del lavoro all’interno del nostro paese: da un lato la tassazione particolare, dall’altro l’evasione fiscale sono due strumenti che, secondo il governo Meloni, non rendono possibile o risolutiva l’introduzione del salario minimo in Italia.

A quanto ammonta il salario minimo in Italia

Attualmente, non esiste un salario minimo in Italia, per cui non è possibile stabilire una cifra relativa a quanto ammonta il salario minimo all’interno del paese. Naturalmente, esistono diverse realtà lavorative e industriali dove esiste una paga minima che deve essere riconosciuta per legge nel momento in cui si stipula un contratto di lavoro, ma si tratta di realtà lavorative che non sarebbero interessate dal salario minimo, che vuole essere indirizzato verso i lavoratori più fragili.

La proposta di un salario minimo di 9 euro all’ora

L’opposizione italiana, caratterizzata da PD, M5S, Azione, Italia Viva e il gruppo di Alleanza Verdi Sinistra, ha chiesto al governo meloni la realizzazione di un salario minimo di nove euro all’ora in Italia. Dopo un iniziale rifiuto da parte del governo Meloni, forse a causa delle pressioni da parte dell’Unione Europea, il discorso si è riaperto in Parlamento, con la prospettiva di aggiornare a settembre 2023 il dialogo per la realizzazione del salario minimo. Intanto, il governo Meloni ha bocciato al Parlamento la prima proposta di legge, approvando la sospensiva della riforma che permetterà di aggiornarsi tra 60 giorni.

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