Impero Berlusconi: come Mediaset ha fatto la storia della televisione italiana

Ripercorriamo la storia di Mediaset, la televisione di Silvio Berlusconi che ha segnato un prima e un dopo nell'intrattenimento italiano.

Per quasi cinquant’anni le giornate degli italiani sono state scandite dal palinsesto dei canali Mediaset: tra film, serie tv, notiziari, talent show e quiz. Torniamo dunque indietro agli anni Settanta e ripercorriamo la storia della televisione commerciale di Silvio Berlusconi, che ha segnato un prima e un dopo nell’intrattenimento del nostro paese.

Anni Settanta: nasce Canale 5

Correvano gli anni Settanta: gli anni di Piombo, della crisi energetica, di Berlinguer, ma anche dei pantaloni a zampa, della musica dance, di Bruce Lee e della televisione a colori.

In questo quadro storico-sociale, a Milano nasce Telemilanocavo: la televisione locale di Giacomo Proprezj e Alceo Moretti. I due amici e colleghi affittano un piccolo negozio in città e iniziano a trasmettere le riunioni di condominio.

Proprezj racconta che un giorno si presentò in negozio un piccolo ometto, sorridendo disse di chiamarsi Silvio Berlusconi e dopo aver fatto un giro del piccolo studio televisivo, se ne andò.

Nel 1976 la situazione finanziaria di Telemilanocavo non era delle migliori, e anzi i due fondatori si trovarono indebitati. Entra di nuovo in scena Silvio Berlusconi, che si offre di acquistare la rete televisiva al costo simbolico di una lira, e in cambio avrebbe rilevato i debiti.

Telemilanocavo viene così acquisita da Fininvest, e dopo alcune successive fusioni, nasce Canale 5 e inizia un capitolo tutto nuovo e rivoluzionario della storia della televisione italiana.

Anni Ottanta: nasce Mediaset

Negli stessi anni dell’acquisizione di Telemilanocavo, una riforma costituzionale cambia le regole del gioco e consente alle reti private di trasmettere via etere.

Fininvest di Silvio Berlusconi entra allora ufficialmente in concorrenza con la Rai, creando un nuovo polo televisivo a tre canali.

Italia 1 e Rete 4 si uniscono a Canale 5 rispettivamente nel 1982 e 1984: nasce Mediaset.

Gli anni Ottanta sono gli anni di Reagan e Gorbačëv, ma anche gli anni dei cult di fantascienza come Ritorno al Futuro e Guerre Stellari, per non dimenticare la musica pop con Madonna e Michael Jackson. E cosa più importante in questa sede: gli anni della teledipendenza.

Sull’esempio di Good Morning America, la Mediaset copre la fascia mattutina, poco curata da Rai, con “Buongiorno Italia”. Ancora, la televisione di Silvio Berlusconi si distanzia dalla concorrente radiotelevisione italiana occupandosi di un’altra fascia oraria generalmente trascurata: l’ora di pranzo.

È in questi anni che si affermano i Serial, ancora una volta Mediaset segue l’esempio della televisione statunitense con la trasmissione di serie televisive, tra tutte ricordiamo l’iconica Dallas.

Da Beautiful a Twin Peaks, con il susseguirsi negli anni successivi delle sitcom più amate dal pubblico, il modello americano si è rivelato per Mediaset un successo.

Mediaset: i volti della televisione di Silvio Berlusconi

Il grande successo di Mediaset è innanzitutto la conseguenza di un palinsesto pensato per intrattenere tutte le fasce di pubblico, dai bambini agli anziani. In particolare, i canali di Silvio Berlusconi si suddividono nel seguente modo: Canale 5 è la rete generalista destinata ad un pubblico variegato; Italia 1 si afferma come rete televisiva giovanile; Rete 4 propone un palinsesto più in linea con gli interessi di un pubblico più adulto e conservatore.

Oltre alla varietà dei programmi presentati, l’impatto dei programmi Mediaset nell’immaginario collettivo è anche attribuibile alla capacità di portare sullo schermo i volti più noti e amati dagli spettatori.

Negli anni Ottanta arriva negli studi televisivi Mediaset l’indimenticabile Mike Buongiorno, che con la sua “Allegria” arriva anche a commentare il Super Bowl.

Non possiamo non menzionare la coppia per eccellenza della tv italiana: Sandra e Raimondo, ogni sabato sera in prima serata con “Attenti a noi due”.

Arriva in Mediaset anche Maurizio Costanzo, che su Rete 4 inaugura il suo storico Show e conduce anche Buona Domenica.

Negli anni Novanta passano a Mediaset anche due icone della televisione italiana: Pippo Baudo e Raffaella Carrà.

Tra i volti noti che negli anni sono comparsi sulle reti Mediaset ricordiamo: Lino Banfi, Corrado Tedeschi, Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Iva Zanicchi, Milly Carlucci, Marco Pedrolin e Claudio Lippi, per citarne solo alcuni.

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