Reddito di cittadinanza: cos’è e come ottenerlo

Ecco cos'è il reddito di cittadinanza e come lo si può ottenere

Il reddito di cittadinanza è una misura adottata per far sì che lo Stato italiano possa sostenere quei cittadini da considerare in difficoltà economica. Tuttavia, bisogna aggiornarsi costantemente sulle novità che lo riguardano, poiché potrebbero esserci dei cambiamenti sia in merito alle tempistiche – in termini di richieste e scadenze – sia in merito ai requisiti da presentare. Per coloro che hanno dei dubbi in merito e non conoscono bene il funzionamento del reddito di cittadinanza: ecco cos’è e come ottenerlo

Cosa si intende per reddito di cittadinanza 

Il reddito di cittadinanza viene visto come un aiuto essenziale per alcuni cittadini piuttosto che da altri, i quali invece se ne approfittano bellamente. Proprio per questo, ci sono state diverse modifiche nel corso degli anni per evitare che i più furbi potessero usufruirne senza però averne i requisiti adatti. Ma, partendo più da lontano, il reddito di cittadinanza è stato introdotto nel 2019, precisamente il 28 gennaio, momento in cui il sussidio è stato istituito dalla Repubblica Italiana con il Decreto Legge n°4

Tra i maggiori cambiamenti da citare che riguardano il sussidio, c’è la bozza di Legge di bilancio 2022, la quale ha ridimensionato il finanziamento a un miliardo invece che quattro, spalmati nei successivi 9 anni a partire dal 2021. Inoltre, seppur l’investimento di 7,3 miliardi di euro è rimasta invariata (con l’aggiunta di un solo miliardo, per l’appunto), c’è comunque da segnalare che le misure sono diventate più stringenti nel tempo, proprio a causa di chi ha tentato di fare il furbo; alcuni sono anche riusciti in questo intento. 

Come si ottiene il reddito di cittadinanza (aggiornamenti 2023)

Il reddito di cittadinanza può essere richiesto entro il 31 agosto 2023 e verrà erogato alla fine del suddetto anno. Il sussidio è destinato a delle categorie specifiche accomunate da un unico fattore, ovvero si trovano al di sotto di quella che viene considerata come la soglia di povertà. Queste categorie sono: tutti i cittadini italiani; cittadini europei ma residenti in Italia; cittadini extracomunitari che risultino essere in regola grazie al permesso di lungo soggiorno, e residenti in Italia da almeno 10 anni. 

La domanda può essere effettuata sul sito ufficiale del reddito di cittadinanza del governo (https://www.redditodicittadinanza.gov.it/), online sin dal 4 febbraio 2019; per poter accedere è fondamentale avere uno SPID. In alternativa, si potrebbe anche fare domanda tramite i servizi INPS online. I requisiti presi in considerazione sono molteplici, ma in primo luogo va chiarito che serve l’ISEE calcolato sulla base dell’anno precedente, e non più di due anni passati. L’ISEE deve essere inferiore alla somma di 9.360 euro, non si deve possedere un patrimonio immobiliare, oltre al proprio ambiente domestica, superiore ai 30.000 euro. 

Poi si prosegue indicando che il patrimonio mobiliare, a sua volta non deve superare i 6.000 euro, anche se quest’ultimo è flessibile seguendo il numero di figli o di disabili presenti in famiglia. Ogni componente permette di accrescere il patrimonio mobiliare di 2.000 euro, fino a raggiungere la soglia massima di 10.000 euro, proseguendo con l’aggiunta di 1.000 euro per ciascun figlio avuto successivamente al secondo; per ogni componente del nucleo con disabilità si possono avere incrementi di altri 5.000 euro ciascuno. 

Infine, il reddito familiare deve avere un valore che risulti essere inferiore ai 6.000 euro annui; questa cifra va poi moltiplicata per 1 (primo componente del nucleo), incrementata di 0,4 per ogni componente maggiorenne, e aumentata di 0,2 per ciascun minorenne aggiuntivo, fino alla soglia massima di 2,1. 

Quali sono le misure più stringenti applicate al reddito di cittadinanza (aggiornamenti 2023)

Siccome la domanda è stata presentata da un numero anche sorprendentemente alto di persone, sono state fatte delle apposite verifiche. Dati i costanti tentativi di imbroglio, il sussidio non viene più elargito nel momento in cui vengono rifiutate due offerte di lavoro identificate come congrue, anche se già dal primo rifiuto vengono scalati 5 euro dalla cifra mensile. 

Nel 2023 c’è la riforma Mia (Misura di inclusione attiva), la quale è indirizzata a due tipologie di famiglie: una con dei componenti oltre i sessant’anni o con minorenni e/o disabili; l’altra senza queste categorie all’interno del proprio nucleo. Tale misura dovrebbe presentare una durata massima di un anno. Lo scopo del reddito di cittadinanza è di aiutare i bisognosi, quindi non appena verrà fatto presente che all’interno di un nucleo familiare si è ottenuto un lavoro congruo, i parametri aumenteranno e non si avrà più diritto al sussidio. 

Quali sono le somme elargite per il reddito di cittadinanza?

Le variabili sono troppe per riuscire a dare una stima precisa e schematica, tuttavia ci sono degli esempi piuttosto significativa da riportare, così come indicati dal Governo italiano. Tra questi, si afferma che una persona la quale vive da sola può arrivare a percepire fino a 780 euro al mese, mentre una famiglia “modello” composta da due adulti con un figlio maggiorenne o due minorenni può arrivare ad ottenere fino alla somma mensile di 1.330 euro

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