Europa League: perché il rigore di Montiel è stato tirato due volte?

Europa League: perché il rigore di Montiel è stato tirato due volte?

La finale di Europa League ha consegnato, purtroppo, un verdetto amaro: la Roma di José Mourinho ha perso ai calci di rigore contro il Siviglia, che vince la settima Europa League della sua storia; per l’allenatore portoghese, invece, si tratta della prima finale europea persa in carriera. Nella lotteria dei calci di rigore, dove la squadra spagnola ha vinto 4-1, il rigore decisivo di Montiel è stato tirato due volte, dopo l’intervento del VAR: per quale motivo?

Il rigore di Montiel tirato due volte

La lotteria dei calci di rigore ha visto il Siviglia trionfare contro la Roma, a seguito del risultato di 1-1 nei 180 minuti. Dopo l’iniziale gol segnato da Cristante, la Roma ha sbagliato dagli undici metri sia con Mancini che con Ibanez, mentre il Siviglia è riuscito a segnare tutti e quattro i suoi rigori, vincendo matematicamente la sfida. Il quarto rigore degli spagnoli, quello decisivo, è stato segnato da Montiel: in un primo momento il rigore era stato sbagliato, grazie alla parata di Rui Patricio; tuttavia, prima che la Roma potesse tirare il suo rigore, il VAR è intervenuto e ha indicato di tirare nuovamente il rigore.

La dicitura del VAR è stata chiara: enchroachment. Il termine inglese, traducibile con “invasione”, indica il comportamento sbagliato da parte del portiere portoghese che, non tenendo i piedi sulla linea di porta, ha violato un regolamento previsto per i calci di rigore.

Qual è la regola Ifab per i portieri dai calci di rigore?

Le regole Ifab a proposito del comportamento dei portieri, nell’ambito dei calci di rigore, sono cambiate negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda il posizionamento corretto di corpo e piedi in occasione di un tiro dagli undici metri. In passato, era previsto che il portiere tenesse almeno uno dei due piedi sulla linea ma, a seguito dei cambiamenti, è stabilito che il portiere possa anche bypassare questa regola, purché il suo corpo (magari con un piede dietro la linea) sia allineato con la linea di porta.

In particolar modo, l’Ifab ha spiegato che, con la precedente regola, il portiere “non guadagnava alcun vantaggio ingiusto. Il testo è stato modificato per evitare che tale posizione venga penalizzata. La spiegazione di questo emendamento dovrebbe sottolineare che lo “spirito” della legge richiede che il portiere abbia entrambi i piedi sopra la linea fino al momento in cui viene effettuato il tiro, cioè il portiere non può stare dietro (o davanti) alla linea di porta”. In altre parole, l’unica regola che permane riguarda il fatto che il portiere non deve trovarsi in avanti rispetto alla linea della porta, guadagnando così un vantaggio ingiusto rispetto a chi tira un calcio di rigore; evidentemente, dato l’intervento del VAR, Rui Patricio non era posizionato in maniera consona.

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