Un ulteriore episodio si aggiunge alla storia della Guerra tra Russia ed Ucraina. Lo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin, infatti, è stato ferito in maniera grave alle gambe dopo l’esplosione di una bomba piazzata sotto il veicolo all’interno del quale viaggiava: un’Audi A7 che circolava questa mattina nei pressi di Nizhny Novgorod, a 400 km da Mosca. L’attacco ha riportato come vittima l’autista dello scrittore, in una dinamica simile a quello diretto nove mesi fa all’ideologo di Putin, Aleksandr Dugin, che fu fatale alla figlia Darya. Prilepin è sempre stato un fervente sostenitore del Cremlino e della Guerra in Ucraina. L’attacco arriva a solo un mese dalla morte del blogger Tatarsky, a San Pietroburgo. A sole due ore dall’attacco, comunque, il Ministro dell’Interno russo ha dichiarato di aver fermato un sospetto incensurato in una foresta nelle zone limitrofe a quelle dell’attentato.
Le tensioni post-attacco in Russia e la risposta ucraina
Nonostante l’arresto, le forze dell’ordine della regione continuano ad investigare, in modo da comprendere a fondo le dinamiche dell’attacco, avvenuto in una strada di campagna a circa 80 km da Bor. La BBC si è occupata di riportare la risposta ufficiale di Kiev che declama il vicino crollo di Putin.
Da Mosca, invece, arriva l’attacco agli USA e ai Paesi Occidentali, accusandoli di essere dietro l’attacco al veterano delle guerre in Cecenia, combattente anche al fianco dei separatisti filorussi dell’Ucraina orientale. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rifiutato di commentare i fatti fino al termine delle indagini. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova ha, però, addossato la responsabilità dell’attentato a USA e Regno Unito.
