In occasione del 31 marzo c’era stato il blocco ufficiale di ChatGPT in Italia, con il Garante della Privacy che non aveva più concesso l’accesso al servizio da parte degli utenti italiani; i motivi della limitazione avevano riguardato le problematiche nella gestione della privacy e nella possibilità, da parte dei minorenni, di accedere facilmente al servizio. Adesso, ChatGPT sembra essere pronto al ritorno in Italia, a seguito di un incontro tra i vertici del servizio e gli esponenti del Garante della Privacy.
I problemi con ChatGPT in Italia e il motivo del blocco
I numerosi problemi che sono stati identificati, da parte del Garante della Privacy in Italia, a proposito di ChatGPT, hanno interessato due macroaree fondamentali: la gestione e la tutela della privacy da un lato, la possibilità per un minorenne di accedere alla piattaforma dall’altro. Per quanto riguarda il primo punto, il servizio non ha mai offerto un sistema chiaro per quanto riguarda il tracciamento e la gestione dei dati da parte di un utente, con le informazioni contenute all’interno di una conversazione che potevano essere oggetto di vendita a realtà terze o, addirittura, di fughe di dati (tra i quali anche contenuti bancari, password e altre chiavi di sicurezza).
Il secondo problema identificato ha a che fare con l’accesso da parte di persone minorenni al servizio: nel suo regolamento ChatGPT spiega che non è possibile accedere alla piattaforma se si ha meno di 13 anni ma, nei fatti, non esiste alcun sistema che permetta di effettuare una supervisione dell’età di un utente, che può entrare nel servizio semplicemente spuntando una casella.
L’incontro tra ChatGPT e il Garante della Privacy in Italia
A seguito delle problematiche riscontrate e del conseguente blocco di ChatGPT in Italia, è avvenuto un incontro tra i vertici del servizio e gli esponenti del Garante della Privacy, che si è risolto positivamente. Il servizio di intelligenza artificiale asseconderà le richieste e le supervisioni a proposito della tutela e della gestione dei dati da parte di un utente, per mezzo di un nuovo sistema che sarà meglio spiegato attraverso un comunicato da parte della piattaforma.
Di seguito, si può leggere parte del comunicato del Garante della Privacy: “OpenAI si è impegnata a rafforzare la trasparenza nell’uso dei dati personali degli interessati, i meccanismi esistenti per l’esercizio dei diritti e le garanzie per i minori e ad inviare al Garante entro oggi un documento che indichi le misure che rispondano alle richieste dell’Autorità”. In Italia, in molti avevano iniziato ad utilizzare diversi metodi alternativi per accedere a ChatGPT nonostante il blocco.