Tornano di gran moda i vestiti anni ’20: abiti corti e sfrangiati, decorati con perline, strass e piume ecco i consigli di stile per imitare i look super cool delle flapper girls, le ‘ragazze scandalose’ che frequentavano i locali notturni jazz dell’epoca. Probabilmente quella degli anni 20, conosciuti anche come i Roaring Twenties, è stata la moda che più di ogni altra moda ha donato libertà, euforia e serenità di vivere alle donne dell’epoca. Ma quali sono i trend di moda che riguardano questo stile che torna in voga?
La moda degli anni ’20
Gli anni ’20 si sa, sono stati gli anni dell’emancipazione femminile, colori strong e accostamenti decisi, la liberazione definitiva del busto e, per la prima volta, le donne iniziano a tagliarsi i capelli. Abiti destrutturati con predilezione di linee geometriche caratterizzano un’annata meravigliosa. Nonostante la modernità che ci sta travolgendo, non stupisce allora che, tra le amanti del vintage, gli anni Venti tornino protagonisti dei giorni nostri.
Come reinterpretarli, però, in chiave moderna? Al bando la timidezza e la sobrietà, il perfetto abito anni ’20, prevede paillettes, brillantini e ricami super luminosi. Ecco a voi un elenco degli abiti che hanno caratterizzato quell’epoca e che sono tornati di nuovo in voga sulle passerelle della primavera/estate 2023.
Le piume
Vistose, appariscenti e estremamente grandiose, le piume, molto diffuse negli anni ’20, caratterizzavano, in particolar modo, le mise serali ed i capispalla più lussuosi. Yves Saint Laurent le fa sue mettendole sull’orlo della sua cappa, la quale ricorda gli abiti nella quale si avvolgevano le flapper girl ed anche la loungerie che mostravano in privato.
La chemise
Le donne avevano bisogno di nuovi indumenti intimi da indossare, poiché la silhouette ampia, gli orli corti ed avendo detto finalmente addio ai corsetti, la sottoveste divenne corta, non era aderente, spesso realizzata in raso o crepe di seta e decorata con pizzo. Ebbene, la retrò lingerie si fa strada sulle passerelle dell’alta moda e regala abiti con trasparenze e corpetti in pizzo.
Tennis Dress
Negli anni venti le donne, nel pieno della loro emancipazione sociale, iniziarono anche a fare sport, ed il tennis era quello più popolare. Jean Patou fu il primo stilista, non solo a ricamare le prime sue iniziali sugli abiti, ma anche a disegnare la prima classica gonna da tennis ed ha portato nella moda di tutti i giorni l’abbigliamento sportivo.
E quest’anno più che mai, il tennis wear entra più prorompente che mai nell’abbigliamento di tutti i giorni. Abiti con gonne plissettate e colletto ‘polo‘ ne fanno da padrone per una moda giornaliera d’eccezione.
Gonne lunghe e cardigan
Sebbene il cardigan sia un indumento snobbato, Coco Chanel lo fa rinascere. I gilet lavorati a maglia erano indossati principalmente da uomini aristocratici, ma Coco si lascia ispirare dalla semplicità e dalla comodità e li reinterpreta rendendoli un capo chic. E Fendi sulle passerelle della primavera/estate 2023, ci riporta negli anni ’20 con gonne midi e cardigan, con la differenze che gioca con tagli e ed effetti see-through.
Linee dritte
Silhouette che non toccano i fianchi e che caratterizzavano la maggior parte degli abiti negli anni ’20, su tutte le lunghezze. Oggi sulle passerelle, rivediamo queste mise arricchite di pizzi, plissettature, pizzi e toni pastelli.
Flapper dress
L’abito degli anni ’20 per eccellenza. Prende il nome dalle donne che lo indossavano e lo caratterizzano la solhouette ampia e dritta e con una vita bassa che cade sotto il ginocchio. Il flapper dress aveva due versioni: la prima per il giorno, versione di Coco Chanel, con una gonna a pieghe o a balze e le maniche, mentre la versione serale invece prevedeva strass, ricami in stile Art Déco e strati di frange. Quest’abito permetteva alle donne di muoversi con estrema libertà e di luccicare nelle notti ballerine.
E proprio il flapper dress ha ispirato la Maison Chanel che ha presentato in passerella un abito tempestato da piume ipnotiche su una gonna con balze plissettate e da dettagli luminosi sul top.
