NBA 2023: chi vincerà i premi della regular season? I principali favoriti

NBA 2023: chi vincerà i premi della regular season? I principali favoriti

La regular season NBA 2023 volge al termine, per molte squadre mancano poco più di 5 partite ed è già possibile avere un quadro generale di quali saranno le franchigie che accederanno alla fase dei playoff. Come di consueto, è il momento di tirare le somme sulla stagione regolare della pallacanestro americana, soprattutto per quanto riguarda i premi individuali che verranno assegnati ai migliori cestisti della stagione. Se per alcuni il gioco sembra essere praticamente fatto, per altri premi (compreso quello di MVP) ci sarà da aspettare fino all’ultimo: ma chi sono i principali favoriti?

Premio MVP: lotta a due tra Embiid e Jokic

Il premio MVP è sicuramente il più atteso della stagione; si tratta di un’assegnazione importantissima, che tenta di tenere conto di tutti i possibili fattori relativi al rendimento di un giocatore e della franchigia in cui è presente. L’etichetta di Most Valuable Player è di difficile comprensione, per quanto negli ultimi anni si sia cercato di guardare ad alcuni parametri relativi a net reting, record della squadra e statistiche individuali.

Per il premio MVP è ormai lotta a due tra Joel Embiid e Nikola Jokic: il cestista serbo ha vinto gli ultimi due premi MVP dominando in lungo e in largo, data soprattutto l’assenza di un supporting cast di livello; Joel Embiid può far valere una stagione incredibile che lo vede, attualmente, a più di 32 punti di media a partita, mentre dall’altro lato Jokic manca la tripla doppia di media solo per uno 0,1 negli assist. I Denver Nuggets sono primi nella propria Conference, mentre i Philadelphia 76ers terzi nella loro, con gli ultimi Ladder che vedono Jokic tornare al primo posto secondo gli addetti ai lavori NBA. È chiaro che per questa vittoria bisognerà aspettare i voti che ci saranno a fine stagione, considerando tanto i First quanto i Second.

Rookie of the Year: Paolo Banchero il favorito

Se per il premio MVP ci sono molti fattori da considerare, per il premio di ROTY (Rookie of the Year) il risultato sembra essere scontatissimo; sarà Paolo Banchero il giocatore ad essere premiato per la migliore stagione di esordio, dato un insieme di record di punteggio, prestazione e media che ha battuto nell’ambito della sua stagione. Sfiorare la chiamata agli All Star, per il cestista italiano, è un elemento che lo porta a differire da tutti gli altri che inseguono.

Most Improved Player: chi più migliorato tra Markkanen e Gilgeous-Alexander?

Altro premio particolarmente discusso riguarda il Most Improved Player (MIP), che premia il cestista più migliorato rispetto alla stagione precedente; anche in questo caso, l’etichetta è molto complessa, dal momento che il miglioramento preso in considerazione può essere oggetto di sottolineatura in termini generali o relativi ad un determinato fenomeno (record, statistiche, rendimento, ecc.).

La corsa a due tra Lauri Markkanen e Shai Gilgeous-Alexander è sicuramente una delle più entusiasmanti in NBA: il cestista finlandese è passato dall’essere role player nei Chicago Bulls a volto franchigia con gli Utah Jazz, migliorando le sue prestazioni in modo incredibile e aumentando ogni statistica in modo considerevole. In mezzo, c’è anche la prima chiamata agli All Star Game, ricevuta anche da uno SGA che sarà parte del primo quintetto NBA e che è presente, dall’inizio della stagione, nei ladder MVP. Secondo gli addetti ai lavori americani, è il canadese dei Thunder ad essere favorito, ma anche in questo caso sarà questione di pochi (significativi) voti.

Allenatore dell’anno: pochi dubbi su Michael Brown

Il premio più scontato dell’anno è quello che andrà a Michael Brown, che sarà eletto come allenatore dell’anno in virtù della stagione straordinaria con i Sacramento Kings. Terzo posto in regular season, offensive rating più alto della storia, più giocatori portati a doppia cifra di media e un Fox in formato MVP: sono ingredienti perfetti per il ritorno dei Kings ai playoff dopo 16 anni, in una stagione che non può non essere premiata almeno con un titolo dato a Michael Brown.

Sesto uomo dell’anno: Quickley più di Brogdon

Il premio di Sesto uomo dell’anno è sempre molto difficile da decifrare, soprattutto per quanto riguarda i criteri che hanno a che fare con il minutaggio e le prestazioni dei singoli cestisti; tecnicamente, il sesto uomo è colui che, in uscita dalla panchina, guida la second unit quanto mancano i titolari in campo ma, pur di concorrere per il premio, molte franchigie trattano i propri sesti uomini come “falsi titolari”, non permettendo loro di scendere in campo dal primo minuto ma lasciando la maggior parte del tempo in campo a questi ultimi.

Considerati questi parametri, Immanuel Quickley dei New York Knicks sembra essere favorito su Malcolm Brogdon dei Milwaukee Bucks: il cestita può vantare una media di più di 14 punti a partita, con un record della sua squadra che può aiutare sicuramente affinché venga conseguito il premio. C’è da considerare, però, anche il fattore Bucks, che vengono da un’altra grande stagione: con un Antetokoumpo fuori dai giochi per l’MVP e con il premio di DPOY non sicuro per Brook Lopez, quello di Brogdon potrebbe essere l’unico premio per una franchigia che non si può non premiare.

Difensore dell’anno: Brook Lopez o Jaren Jackson Jr.

Precedentemente citato, Brook Lopez potrebbe vincere il premio di Difensore dell’anno (DPOY) in virtù della sua grande stagione con i Milwaukee Bucks; il cambiamento del cestista, in una storia che l’ha portato ad essere soft rim-protector in passato e giocatore dalla grande influenza sotto il canestro oggi, potrebbe essere oggetto di premio da parte dell’NBA. JJJ ha, dalla sua, il classico record nelle rubate e nelle stoppate, che l’hanno portato ad essere uno dei più incisivi della stagione, dato anche un miglioramento nei rimbalzi e nel potenziale offensivo, dato che il cestista (in virtù dei problemi contestuali a Morant) può dirsi sicuramente uno dei più simbolici uomini presenti ai Grizzlies. Altro premio molto equilibrato, dunque, in cui l’assegnazione terrà conto del premio al Sesto uomo dell’anno: se Brogdon dovesse vincere, è probabile che il riconoscimento andrà a Jaren Jackson Jr., mentre in caso contrario potrebbe essere possibile vedere Lopez premiato.

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