Intelligenza artificiale: 300 milioni di posti di lavoro a rischio nei prossimi 7 anni

Intelligenza artificiale: 300 milioni di posti di lavoro a rischio nei prossimi 7 anni

300 milioni di posti di lavoro sono a rischio nei prossimi sette anni a causa dell’intelligenza artificiale, come sottolineato da una ricerca di Goldman Sachs, dal titolo “The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth“. Il trend delle IA, nel 2023, è diventato sempre più importante, come sottolineato dai numerosi settori che hanno iniziato a investire nel campo dell’intelligenza artificiale. Ma quali sono i posti di lavoro a rischio e quali i possibili cambiamenti a livello globale?

I posti di lavoro a rischio a causa dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale costituisce, sicuramente, la tendenza del 2023 più diffusa e oggetto di polemica e valutazione da parte degli addetti ai lavori. A partire da alcuni software di linguaggio, come chat GPT, fino a giungere presso alcuni operatori nel campo delle immagini, delle tracce vocali, oltre che di lavori che si effettuano dal punto di vista comunicativo, contabile, statistico e bancario. Sono sempre più i posti di lavoro a rischio a causa dell’intelligenza artificiale e, stando ad una ricerca di Goldman Sachs, in sette anni potrebbero essere persi ben 300 milioni di posti di lavoro.

I primi impieghi lavorativi che potrebbero essere oggetto di sostituzione delle intelligenze artificiali riguardano commessi, addetti a casse o sportelli, che possono essere facilmente sostituiti da macchine governate dall’intelligenza artificiale. Tuttavia, anche posti di lavoro nel campo della contabilità, delle assicurazioni e del settore bancario potrebbero essere oggetto di una sostituzione radicale.

Grazie all’IA il PIL globale crescerà del 7%?

La ricerca di Goldman Sachs, dal titolo “The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth“, sottolinea che la perdita di 300 milioni di posti di lavoro non sarà l’unico effetto dell’intelligenza artificiale, avvertito su scala globale. Inevitabilmente, i lavori cambieranno e saranno sostituiti, con le IA che avranno bisogno di un controllo in termini di programmazione e gestione; inoltre, i settori che saranno occupati dalle intelligenze artificiali svilupperanno delle potenzialità dal punto di vista lavorativo, coinvolgendo gli stessi lavoratori che non potranno più lavorare in ambiti tradizionali. Per questo motivo, si potrà assistere addirittura ad una crescita del PIL su scala globale, pari al 7%.

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